CINESTORIA
È partito martedì 24
novembre presso il Liceo scientifico “G. Marconi” di Foggia il progetto
“Cinestoria”, proposto nell’ambito del P.O.F. 2015/16 dal Dipartimento di
storia e filosofia e organizzato dai docenti Mauro Paolini e Francesco
Torbidoni.
Strutturata
in un ciclo di cinque incontri rivolti ad alunni/e delle classi quinte
dell’Istituto, che hanno aderito numerosi/e, l’iniziativa è finalizzata alla
presentazione di argomenti della storia dei secc. XX e XXI che esulano dallo
svolgimento del programma curricolare o che, pur facendone parte, meritano di
essere approfonditi con modalità alternative alla lezione in classe.
Gli
obiettivi del progetto – spiegano gli insegnanti che se ne occupano – sono
principalmente di natura didattica e consistono nell’offrire ai corsisti gli
strumenti necessari per decodificare il linguaggio del film, valutarne
l’attinenza ai fatti che espone, rintracciare le fonti di cui l’autore si è
servito per realizzarlo e riconoscere la sua lettura della vicenda per
confrontarla con altre differenti. A questi scopi si affiancano quelli più
specificamente formativi, considerati il vero “valore aggiunto” dell’attività,
che si propone di diversificare la documentazione utile ad accrescere la
consapevolezza personale, stimolare l’elaborazione di giudizi motivati e
significativi su quanto appreso, favorire la partecipazione al dialogo e
l’attitudine alla discussione pubblica, mostrare i legami tra ciò che è
avvenuto nel passato e gli aspetti caratterizzanti del presente. La padronanza
di tali capacità trasversali, acquisibili mediante le strategie tipiche della
disciplina storica, infatti, rappresenta ormai una priorità in ogni curriculum
scolastico di qualità, nell’identità civica degli studenti e, come dimostrano i
recenti eventi di cronaca estera, nell’approccio alla complessità dell’attuale
contesto internazionale.
La
prima proiezione è stata “Uomini contro” di Francesco Rosi (1970), in cui
l’esperienza drammatica dei soldati italiani nelle trincee della Prima guerra
mondiale emerge in tutta la sua crudezza ed assurdità; martedì 14 dicembre (ore
16 in Auditorium) sarà la volta di “Mussolini ultimo atto” di Carlo Lizzani
(1973), che consente di cogliere efficacemente il nesso tra Fascismo, Seconda
guerra mondiale e Resistenza partigiana ed apre una serie di interrogativi sul
ruolo assunto e la fine subita dal Duce del regime, su cui gli storici tuttora
dibattono. Successivamente – in date ancora da definire dei mesi gennaio,
febbraio e marzo – si assisterà a: “Platoon” di Oliver Stone (1986) e “Urla del
silenzio” di Roland Joffè (1984), riguardanti i conflitti che nel secondo
dopoguerra hanno avuto luogo in Indocina e gli effetti devastanti che hanno
prodotto rispettivamente durante la guerra del Vietnam e nel governo comunista
della Cambogia. Chiuderà la rassegna “L’industriale” di Giuliano Montaldo
(2011), una finestra aperta sul fenomeno della globalizzazione dei mercati e
l’odierna crisi economica internazionale.
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