Pedagogia della salute e delle professioni educative e sanitarie
Concluso il
percorso di alternanza scuola lavoro della classe 3A del liceo scientifico G.
Marconi di Foggia
Presso l’Aula della Clinica Oculistica dell’Università
degli Studi di Foggia, Azienda Ospedaliera-Universitaria Policlinico, il
Professor Nicola Delle Noci, Direttore della Cattedra di Clinica Oculistica e
Primario del Reparto di Oculistica degli Ospedali Riuniti di Foggia, ha tenuto,
il 26 marzo scorso, una relazione sul tema Dalla
Nascita della Vita alle Nuove Frontiere della Ricerca Biomedica, attraverso la
Medicina Ippocratica. Un lungo percorso tra Scienza e Filosofia.
L’evento, espressamente organizzato per la classe 3A
del Liceo Scientifico G. Marconi di Foggia, ha concluso il progetto di
Alternanza Scuola Lavoro “Pedagogia della Salute e delle Professioni Educative
e Sanitarie” che gli studenti, accompagnati dalla loro tutor d’Aula,
professoressa Antonietta Pistone, hanno contribuito a realizzare, in
collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici della Facoltà di Scienze
della Formazione dell’Università degli Studi di Foggia, con gli Ospedali
Riuniti di Foggia, e con il Centro di Emmaus, per la lotta alle dipendenze.
Il lungo percorso didattico, che supera le 50 ore annuali,
ha avvicinato i giovani alle scienze della formazione, facendo loro comprendere,
alla maniera del grande filosofo Aristotele, quanto sia importante ed
ineludibile l’attività di formazione, che istituzioni quali la famiglia, la scuola
e l’università sono deputate ad intraprendere, chiamate dalla loro naturale
vocazione ad educare personalità adulte e libere, responsabili e mature nelle
scelte di vita individuali, di studio e professionali, che andranno poi a
prediligere.
Come ogni percorso umanistico, quest’attività di
alternanza ha lavorato sulle competenze cosiddette trasversali, per formare
soggetti consapevoli delle azioni e dei comportamenti. I giovani si sono
avvicinati alle professioni di educatore, docente e medico, e hanno avuto la
possibilità di comprendere quali siano, attualmente, gli ambiti cui questi
profili professionali si rivolgono. Parlando direttamente con le figure
interessate.
Il modulo formativo svolto presso il Dipartimento di
Studi Umanistici ha toccato argomenti quali le dipendenze, la resilienza, la
detenzione carceraria, l’arteterapia, disegnando idealmente un percorso di
difficile risalita dall’abisso della pena o degli abusi di sostanze, nella
convinzione che stare bene con se stessi sia una scelta di vita assolutamente
naturale, che deve però essere rinnovata quotidianamente e costantemente
attraverso le conferme comportamentali e pratiche che le azioni umane tendono a
porre in essere.
Spesso i giovani sono portati ad abbandonare
facilmente quelle strade che si sono mostrate impervie, e che hanno loro
elargito insuccessi. Ma le storie personali di donne e uomini, davvero feriti
dalla vita, come l’atleta paralimpica Bepe Vio, dimostrano che i nostri limiti
apparenti non riescono a fermarci quando l’obiettivo che ci siamo posti è
davvero ciò che vogliamo essere e fare di noi stessi e della nostra esistenza.
Coltivare la bellezza, ed educarci alla resilienza
sono sane palestre di vita che ci abituano a stare al mondo e ad affrontare
ogni difficoltà nella maniera più serena possibile, per non perdere mai il
contatto con la realtà ed essere sempre capaci di guidare il carro della
ragione, tenendone le redini, come il buon Auriga di Platone fa con i suoi
cavalli alati.
Il percorso di Alternanza della classe 3A, i cui
responsabili scientifici sono state le professoresse Daniela Dato e Antonia
Chiara Scardicchio, ha visto gli alunni, sempre seguiti dal tutor d’aula,
professoressa Antonietta Pistone e dalla Dottoressa Irene Marseglia, impegnati
dal 25 febbraio all’1 marzo in un’attività di full immersion per otto ore
giornaliere, cui saranno aggiunte le ore di studio a casa, nel corso delle
quali i ragazzi dovranno produrre un project work individuale a tema, inerente
gli argomenti trattati nel corso delle lezioni teoriche e delle numerose ore di
laboratorio svolte presso il Dipartimento di Studi Umanistici di Via Arpi.
Gli incontri presso la facoltà di Scienze della
Formazione sono stati tenuti dalla professoressa Chiara Scardicchio; dal tutor
aziendale Carolina Maestro; dalla professoressa Cristina Romano; dalla
dottoressa Irene Marseglia; e dagli educatori Giovanni Papagni, Maria Palla, e
Francesco Mangini.
Un’esperienza che ha molto attratto l’interesse dei
giovani e che ha riscosso approvazione e viva motivazione a conoscere e a comprendere
gli elementi teorici di base per poi cimentarsi nella rielaborazione pratica
delle competenze apprese sul campo.
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