Mattinate Fai d’Inverno Chiesa delle Croci di Foggia



Il liceo scientifico Marconi in visita
Studenti eruditi dai loro compagni ciceroni


La Chiesa delle Croci, sita nell’antico quartiere dei terrazzani di Foggia, è attualmente luogo d’interesse storico ed artistico, come tutta la zona del centro storico e di Via Arpi, con la Chiesa di Sant’Agostino. Meta di visite culturali, è bene tutelato dal Fai – Fondo Ambiente Italiano – ed è stata annoverata tra i siti visitabili nel corso delle Mattinate Fai d’Inverno, che hanno visto coinvolte molte scuole cittadine, e della provincia, con alunni presenti, sia come visitatori che in qualità di apprendisti ciceroni, scortando i gruppi turistici.

Il 26 novembre, nella cornice assolata di una splendida mattinata autunnale, la classe 5A del Liceo Scientifico Guglielmo Marconi di Foggia, accompagnata dalla docente Antonietta Pistone, referente del progetto classe Amica Fai, ha partecipato alle Mattinate Fai d’Inverno, visitando la Chiesa delle Croci, sita a Foggia nell’antico quartiere dei terrazzani.

Ad illustrare il percorso della visita gli alunni della 5D, con la loro docente Marina D’Errico, referente del progetto Apprendisti Ciceroni.

La costruzione della Chiesa delle Croci, Reale Congregazione del Monte Calvario, sotto il titolo della Santa Croce, a Foggia, risale al 1693, per terminare nel 1740.

La città di Foggia, dedita principalmente all’agricoltura, e afflitta da una lunga siccità, chiese l’intercessione di un frate, Padre Antonio Da Olivadi, e nel corso di una Via Crucis iniziò a piovere. I pellegrini gridarono al miracolo, e decisero di intitolare, nel luogo dell’avvenimento, una chiesa, in memoria del Calvario di Cristo, erigendo cinque cappelle esterne, ciascuna con una croce, a simboleggiare la passione, più due interne alla chiesa stessa, per rappresentare il percorso della Via Crucis. Per portare a termine l’opera nacque, nel 1696, la Congregazione del Monte Calvario.

Ma soltanto a seguito di due decreti, uno emanato da Re Ferdinando IV,  il 29 dicembre del 1757, e l’altro approvato il 30 novembre del 1767, la Congregazione venne riconosciuta ufficialmente, il 26 agosto del 1857. Il riconoscimento legale è testimoniato da un Sigillo Reale, che raffigura la salita di Cristo al Monte Calvario. Dopo questo conferimento la Congregazione venne denominata “Reale”, sotto il titolo della Santa Croce.

L’abito dei fedeli maschi, che erano parte della Reale Congregazione del Monte Calvario sotto il titolo della Santa Croce, era rosso, con una croce bianca, e all’interno di quella vi era ricamata in verde una corona di spine, per ricordare la corona che fu posta sul capo di Cristo nella salita al Calvario. I tre colori del bianco, rosso e verde stanno a rappresentare i simboli della bandiera italiana, e l’Unità d’Italia, compiuta qualche anno dopo il riconoscimento ufficiale della Congregazione, il 17 marzo del 1861.

Le donne, vestivano invece una doppia pettorina, raffigurante da un lato la croce bianca con al centro una corona di spine, dall’altro, chiusa in uno stemma, una croce piantata sul Monte Calvario.

Col passar del tempo, la Congregazione edificò delle cappelle cimiteriali, e nella Cripta della Chiesa vi è oggi un ossario, dove sono conservate le ossa degli affiliati alla Congregazione del Monte Calvario. La Cripta è visitabile, come il sito della Chiesa delle Croci, dove ogni domenica chi volesse può recarsi a messa nel luogo sacro, per assistere alla celebrazione delle 10,30.

Oggi la festività della Santa Croce si commemora ancora, con la guida dei Padri Cappuccini della Chiesa di Sant’Anna, il 14 Settembre, attraverso un triduo di preghiera di quattro giorni, e la partecipazione a varie processioni di precetto.

La Congregazione è tuttora aperta ad accogliere nuovi fedeli che volessero entrare a far parte della Confraternita.


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