Ricchi e poveri

La Rivoluzione Francese ha modificato l'Antico Regime fondato sui benefici feudali che facevano di alcuni ceti, come la nobiltà e il clero, gli stati privilegiati dell'assolutismo. Prima di allora l'uguaglianza sociale non era concepita, ed era al più sentita come una forma di equità censitaria, garantita solo in caso di uguaglianza economica. Ne parlavano già nell'antica Grecia Platone nella Repubblica e Aristotele nella Politica. Capiamo tutti quanto questa forma di uguaglianza fondata sulle ricchezze possedute fosse utopica in una società caratterizzata dal privilegio fiscale (non tutti pagavano le tasse) e legislativo (il clero veniva giudicato da tribunali speciali). Dalla Rivoluzione Francese la parola uguaglianza si riferisce invece  alla condizione di tutti i cittadini davanti alla legge, che diventa l'unica e sola discriminante per giudicare della condizione di un uomo libero.


Nonostante questo, dopo secoli di storia, oggi la ricchezza procapite è ancora sentita, in alcuni casi, come molto più importante rispetto ai titoli di studio. Il denaro, difatti, non risolve i problemi, ma permette comunque di affrontarli meglio.


Non è raro assistere, soprattutto tra i più giovani, a evidenti fenomeni di emarginazione sociale, cui vengono sistematicamente condannati, senza volerlo, ragazzi che non possono permettersi il cellulare, la moto o la macchina, abiti griffati e paghette che consentono un certo tenore di vita settimanale. E tutto questo solo ed esclusivamente perché magari figli di genitori che non hanno un'occupazione stabile o non godono di un elevato reddito mensile, trovandosi magari anche con un solo stipendio a dover gestire la famiglia. 

Che tipo di vissuto avete voi a proposito? Ritenete la ricchezza un fattore discriminante? Come vi comportate tra di voi se c'è qualcuno che non può spendere come gli altri? Vi risulta vero che ci può essere uguaglianza sociale anche laddove esistono forti disparità economiche fra un ceto e l'altro?

Commenti

  1. qui cicerone saprebbe rispondere meglio di chiunque altro...

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    1. mi riferisco che un affetto è puro fino al moneto in qui subentra l'interesse economico o di una qualsiasi natura sia...però questo pensiero ormai è solo nella mente di alcuni di noi ..che guardano la vita e il prossimo per quello che è dentro non per quello che posiede...o per il modo in qui si veste...

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    2. al fatto che* ....momento* SCUSATE!

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    3. una mano lava l'altra ...vista e presa da qualsiasi prospettiva... un abbraccio ...una parola di conforto ...senza interessi..senza ottenere qualcosa in cambio...

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    4. Anonimo: ma tu dici anche "fino al moneto in cui subentra l'interesse economico"...cosa vuoi dire esplicitamente?

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    5. chiedere soldi , vivere a sue spese facendo finta di esseri amico ,...alla fine quando ti rimetti in piedi ti alzi e te ne vai senza guardare indietro...

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    6. scusami ma davvero non capisco cosa vuoi dire...

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    7. il fatto che le amicizie di oggi si basa anche sul piano economico ed io non sono d'accordo su questo...

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    8. e che quindi il più ricco può anche essere sfruttato da quell'amico meno economicamente dotato?

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    9. si, tante volte succede anche questo se quelo più ricco si lascia trasportare in maniera eccessiva...

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  3. per esperienza personale credo che i soldi classificano le persone... anche se implicitamente rispetto a prima... le differenze ci saranno sempre

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    1. che vuol dire che i soldi classificano le persone? che chi è più ricco ha più valore?

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    2. il valore viene da quello che sei non da quello che possiedi...

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    3. mom è così ...allora non è un valore quello che consideri tu...

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    4. cosa è un valore? il denaro o l'essere umano in quanto tale?

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    5. l'essere umano in quanto tale se uno ci ragiona con la testa e non con i peidi

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  4. la ricchezza è discriminante dove c'è troppa differenza di disponibilità economica tra le persone

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    1. Ovviamente non si potranno fare attività che richiedono l'uso di soldi, ma non per questo ci deve essere discriminazione. Io personalmente rinuncerei a fare quest'attività per stare con il mio amico.

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    2. Roberto: hai esperienze da raccontare vissute di persona?

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    3. no, ho solo provato a immaginare cosa potrebbero fare un figlio di un dipendente e un figlio di un proprietario di una multinazionale insieme

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    4. L'amicizia non è regolata dall'aspetto economico. Il figlio del dipendente e il figlio del proprietario della multinazionale si faranno una passeggiata e parleranno di cose di cui qualsiasi ragazzo parla

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    5. Roberto: e cosa potrebbero fare insieme?

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    6. potrebbero fare cose normali come una passeggiata insieme(cit lako). Non dico che i due ragazzi non possono essere amici, dico solo che alcune cose non le possono fare, quelle cose dove c'è bisogno di soldi

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    7. Roberto: proviamo a parlare di quelle cose che non possono fare? quali cose non possono fare insieme per la disparità economica?

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    8. non possono farsi una settimana bianca a st moritz ad esempio

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    9. e qualche altra cosa che non possono fare?

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    10. dando per scontato tutti i luoghi costosi nel mondo, non possono farsi una partita a golf o anche pagare un insegnante per imparare a giocare, non possono comprarsi gli stessi vestiti firmati, insomma tutto quello che si fa con i soldi.
      Sia chiaro che possono essere benissimo amici secondo me, ho detto solo che non potrebbero fare alcune cose che il "riccone" può permettersi

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    11. Roberto: tu credi che il limite imposto alla loro amicizia non intacchi anche il loro rapporto? non c'è il rischio che chi può fare determinate cose alla lunga si cerchi compagnie che hanno le sue stesse possibilità economiche?

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    12. Certo, alla lunga forse la loro disparità economica sarà piu rilevante, ma se sono veramente amici non peserà a nessuno dei due

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    13. Roberto: ma se il ricco vuole andare a Saint Moritz a sciare ci andrà con altra gente...

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    14. Ma se il ricco vuole stare col suo amico a va a sciare a Capracotta, nulla però gli impedisce di sciare prima in un posto e poi in un altro, anche con una diversa compagnia

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    15. Roberto: quindi tu non ritieni che l'amicizia possa essere compromessa dalla diseguaglianza economica?

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    16. Dipende da quanto il ricco tiene al suo amico. Poi c'è da considerare che molto spesso le persone ricche conoscono solamente altre persone ricche, quindi il problema non si pone proprio

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    17. Roberto: e come mai i ricchi conoscono solo i ricchi?

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    18. Perchè frequentano ambienti diversi dalle persone normali. Per esempio consideriamo i figli dei nobili, gente che dall'antichità ha ereditato un sacco di soldi, quelle persone non frequentano la scuola pubblica, non fanno sport, non vivono in città, non prendono l'autobus; in poche parole non frequentano gli ambienti delle persone "normali"

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  5. Non ho mai assistito a discriminazioni dal punto di vista economico, anzi nel mio gruppo, se sono presenti persone che hanno maggiori difficoltà economiche sono aiutate e magari qualcuno mette anche dei soldi per loro. Sicuramente ci può essere uguaglianza sociale dove esistono forti diparità economiche, tuttavia in uno Stato come il nostro, DOVREBBE essere possibile il riscatto sociale attraverso lo studio... ma anche in questo, l'Italia è ormai indietro a causa di tagli e mancanza di borse di studio.

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    1. Lako: è sempre vero che chi studia di più migliora poi anche il suo livello economico?

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    2. La maggior parte delle volte si, a meno che poi non trovi lavoro visto che il tasso di disoccupazione è molto elevato. La cultura è ricchezza.

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    3. Lako: che la cultura sia ricchezza è fuor di dubbio; ma è ricchezza traducibile in moneta?

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    4. Si, la maggior parte delle volte è così.. attraverso lo studio si può ottenere qualcosa.. poi c'è sempre da considerare la fortuna che a volte c'è e a volte no. Non a tutti va per il verso giusto.

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    5. Lako: tu la vedi così, ma come credi che la pensi la maggior parte dei tuoi contemporanei, ragazzi o adulti che siano?

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    6. Nei ragazzi c'è la speranza che sia così, perchè nessuno di noi vuole darsi da fare così tanto e poi non vedere ripagati i tanti sforzi fatti. Per quanto riguarda gli adulti, per chi ha studiato tanto e non ha un posto di lavoro e uno stipendio degno di ciò che che ha fatto sicuramente sarà demoralizzato e sconfortato, mentre chi è riuscito ad ottenere ciò che desiderava, ovvero una vita soddisfaciente non avrà rimpianti.

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    7. Lako: in un modo o nell'altro, anche nel tuo discorso, il denaro è riconosciuto come uno strumento di potere...

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    8. non come uno strumento di potere, ma come uno strumento necessario a vivere una vita senza problemi economici di alcun tipo. E il denaro di cui parlo è un denaro sudato che non danneggia nessuno.

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  6. io personalmente non ritengo che i rapporti con le persone debbano riguardare o essere influenzati dalla posizione economica di ciascuno... in un contesto disinteressato al denaro (e quindi non mi riferisco a contesti lavorativi)non ha senso averne considerazione..

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    1. e sul posto di lavoro? le persone valgono per quanto guadagnano?

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    2. no, non è questo che intendevo dire, mi limitavo a escludere un contesto che si basa sul denaro

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    3. Roberta: il nostro mondo ti sembra un contesto che possa escludere il denaro?

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    4. no, dal momento che in un ambito così generale è indispensabile, ma forse se ne sta estremizzando l'uso

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    5. Roberta: in che modo secondo te si fa un uso estremo del denaro nella nostra società?

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    6. si! si pensa di poterlo adoperare per qualsiasi cosa!

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    7. Roberta: cosa non si compra col denaro?

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    8. infatti è cosi..lo si adopera per qualsiasi cosa..perciò non è vero che il denaro non fa la felicità...certo, non dovrebbe essere cosi, ma purtroppo lo è. Con i soldi puoi avere una bella casa, una bella macchina, puoi farti valere nella società e puoi avere anche la salute in quanto puoi permetterti dei bravi dottori..chi, avendo tutto questo, non è felice?

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    9. non si compra con il denaro tutto ciò che dovremmo conquistare grazie alle nostre capacità

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  7. Le differenze sono destinate ad esserci perché, collegandoci al post precedente, ci saranno sempre persone che proveranno ad arricchirsi togliendo lavoro ad altri e ci sarà quindi la differenza tra ricchi e poveri che porterà alle disparità economiche anche tra ragazzi, cosa che, personalmente, non dovrebbe assolutamente verificarsi.

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    1. Mìve: nella tua esperienza se una ragazzo o una ragazza non può spendere come gli altri viene emarginato dal gruppo o no?

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    2. Talvolta anche mettendo le mani addosso!

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    3. hai perfettamente ragione

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    4. Mìve: davvero si giunge a forme così gravi di esclusione?

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    5. Purtroppo si. Mi è capitato molte volte di assistervi...

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  8. c'è sempre in ballo l'egoismo umano.

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  9. dipende dalla persona secondo me...

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  10. Tutti: la legge davvero fa tutti i cittadini uguali tra loro superando di fatto anche le loro discriminazioni economiche?

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    1. la costituzione garantisce i diritti per tutti, ma chi ha un buon avvocato può far valere i propri diritti più di quelli degli altri

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    2. roberto: su questo ti do ragione

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    3. il ricco! oppure l'amico del buon avvocato

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  11. eccezzziunale veramende!

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  12. Tutti: possiamo ricavare dalla nostra discussione una riflessione conclusiva sull'argomento?

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    1. i soldi rimediano ad alcuni problemi ma ne creano tanti altri!

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    2. Viviamo in un mondo in cui il denaro è la cosa alla quale bisogna dare più importanza!

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    3. i soldi hanno creato un modo di vivere disumano

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    4. I soldi servono, risolvono i problemi e creano solo problemi morali per chi se li fa

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    5. per chi se li fa!!!

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    6. Roberto: ma come scrivi??!!

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    7. i soldi distruggono il vero valore della vita

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    8. non sono i soldi che lo distruggono, siamo noi!

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    9. Dal punto di vista sociale non ci dovrebbero essere discriminazioni sociali, tuttavia la mancanza di denaro limita i campi del tuo agire.

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    10. influenzati dal denaro

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    11. Si, è possibile.. tuttavia improbabile dato il mondo in cui viviamo!

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  13. i soldi sono utili fino al necessario forse poco più..poi diventano una "condanna" perchè fanno sparire quel senso di umiltà che c'è nell'uomo rendendolo egoista e incapace di aiutare gli altri che sono in un contesto economico minore.. basandoci perciò sulla legge e sul valore attuale del denaro non credo ci possa essere uguaglianza perchè il denaro rende ciechi tutti e mai nessun ricco sarà così buono da aiutare un povero..perciò l'uguaglianza è un valore che raggiungeremo solo quando il divario tra ricchi e poveri diminuirà..

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